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In attesa delle urne

Eugenia Roccella in città: "Non tutte le scelte politiche sono uguali"

La parlamentare ieri sera al Ridotto, invitata dal "Crocevia". Incontro in vista delle lezioni politiche del 4 marzo

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Da sinistra, Stefano Spinelli ed Eugenia Roccella (Foto Pier Giorgio Marini)

Ieri sera nella cornice del Palazzo del Ridotto si è tenuta la presentazione dell’onorevole Eugenia Roccella, candidata alla Camera nella circoscrizione Romagna con Noi per l’Italia. Invitata dall’associazione “Il Crocevia la deputata, ex Ncd, poi movimento Idea e oggi nella cosiddetta “quarta gamba” del centro-destra, ha ripercorso la storia della legislatura appena conclusa, analizzato le battaglie parlamentari sulle leggi eticamente sensibili e motivato le scelte delle attuali alleanze. “Con questa legge elettorale si ricreano gli schieramenti di centro-destra e centro-sinistra, con il movimento 5 stelle a spezzare i giochi. Non è vero che tutte le forze politiche sono uguali – ha affermato con decisione – perché nel centro destra, pur nella sua disomogeneità, c’è possibilità di manovra anche per i cattolici”. Il tema della rilevanza dei cattolici in politica infatti è stato il punto che ha tenuto maggiormente banco nella discussione. “Veniamo da una legislatura che ha svuotato l’umano del suo significato con le leggi sulle unioni civili e sulle Dat. È necessario ritrovare sui temi sensibili e sui valori non negoziabili una nuova convergenza”.

È sbagliato – ha proseguito nel suo intervento – chiudersi in un partito esclusivista perché, come insegnava il cardinal Ruini, è meglio essere contestati che irrilevanti”. Molte le domande dal pubblico: famiglia, rapporto con l’Europa e contrasto all’astensionismo i temi più dibattuti. “Oggi la società ritiene i nuovi diritti una conquista, ma non si possono confondere i diritti dei singoli o dei conviventi con lo stravolgimento dell’istituto della famiglia” ha affermato e “l’Europa in questo non aiuta. Quale direzione sta prendendo l’Unione? Quella del Ministero della solitudine, come proposto in Gran Bretagna, dove l’individuo è sempre più isolato, o come avviene in Svezia, ingannato da una falsa idea di autodeterminazione”. E a chi le chiede come poter arginare l’antipolitica ribadisce che “bisogna attraversare il “rischio” dell’impegno politico, poiché un giorno ci verrà chiesto cosa ne abbiamo fatto dei nostri talenti. L’Italia ha una identità cristiana che non deve essere dispersa”.

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arturo ALBERTI 17/02/2018 16:29
realismo
in politica occorre essere realisti: i cattolici sono irrilevanti nell'agone politico,ma questa irrilevanza ha molte cause e non dipende sicuramente dalla Roccella che non ha mai sostenuto leggi che contrastano con i principi cristiani.
Il suo intervento a Cesena è stato molto moderato e costruttivo. Le critiche che si possono fare al Popolo della Famiglia non sono sui contenuti -che molti di noi condividono- ma sulla tattica scelta: presentarsi da soli con questa legge elettorale è rischioso e può essere anche dannoso.Dobbiamo lavorare assieme con tutti quelli che credono che ci possa essere ancora una possibilità di rilanciare una presenza cristiana in politica significativa e fruttuosa. Serve un impegno gratuito ma instancabile senza eccessi polemici non costruttivi



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Marco Zani 16/02/2018 14:57
Roccella politico poco credibile
Meglio contestati che irrilevanti dice la Roccella? Lei sicuramente è stata poco contestata e molto irrilevante visto quanto successo nel parlamento e dove la sua voce non si è sentita. Così le voci dei pochi cattolici, troppo basse e inutili. Bisogna cambiare questa strategia che non ha dato risultati e smettetela di raccontare che nella destra c’è posto per i cattolici, o almeno per quelli che vogliono davvero fare la differenza. Sarebbe poi meglio che motivasse bene il voto al suo partito inutile e sconosciuto vivo ed utile solo grazie a Berlusconi più che dire che non serve un partito con le idee chiare ed un programma specifico ed ampio come il Popolo della Famiglia!!!

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