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Lavoro

L'appello della Uil: "Stop ai contratti pirata"

Per la Uiltucs "è necessario un intervento legislativo per impedire speculazioni sui costi del lavoro"

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Nel corso del recente congresso regionale della Uiltucs, la sigla Uil che si occupa del lavoro nel commercio turismo e servizi, è stato affrontato il tema della rappresentanza e della rappresentatività. Lo rende noto lo stesso sindacato.

È emerso che in tutto il territorio regionale e anche nel territorio cesenate, alcune aziende iniziano ad applicare contratti sottoscritti da sindacati di comodo e quindi da soggetti non rappresentativi. Si tratta di un tema dirimente per il sindacato perché questi contratti sono costruiti per speculare sui costi del lavoro, "nella perversa direzione di calpestare diritti di lavoratori e lavoratrici".

Tali contratti sono riconosciuti dalla legge se vengono depositati al Cnel e, una volta depositati, sono applicabili. Per la Uiltucs "è necessario un intervento legislativo per impedire queste speculazioni. I contratti “pirata” prevedono condizioni normative ed economiche inferiori rispetto a quelle siglate dai sindacati confederali maggiormente rappresentativi e mirano ad essere più confacenti a scapito dei diritti di lavoratori e lavoratrici. L’applicazione di tali contratti, infatti, comporta una perdita di diritti anche per quello che riguarda l’aspetto economico".

Il sindacato ricorda che "la riduzione non riguarda solo la sfera dei minimi tabellari ma si ripercuote anche sulle ore di permesso, malattia, infortunio. La presenza di questi contratti conduce una contrattazione al massimo ribasso sia sotto l’aspetto economico, come già espresso precedentemente, ma anche sotto l’aspetto normativo, ed è un ostacolo che compromette le normali relazioni".

"Come Uiltucs di Cesena - si legge in una nota - stigmatizziamo questa situazione, ben nota a tutti, che provoca una competizione sleale, a danno del lavoro di qualità, delle imprese serie e della legalità e che impegna tutti a decidere da che parte stare. La Uiltucs chiede con forza alle associazioni datoriali e ai consulenti del lavoro un impegno per applicare i contratti maggiormente rappresentativi per la tutela dei diritti di lavoratori e lavoratrici e per tutelare la buona occupazione. La Uiltucs sarà sempre in prima linea contro il dumping contrattuale il quale pressa la dinamica salariale e facilita la cattiva occupazione, con danni e ricadute su tutto il tessuto sociale, sulla coesione sociale e anche sul potere di acquisto di milioni di persone. È fondamentale ristabilire un sistema di regole e rappresentanze che difendano la buona occupazione e che costruisca una società che rispetti la centralità delle persone".

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