Dall'Italia

A colloquio col dottor Luca Fasano. "Meglio due tamponi -  un tampone su tre è falsamente negativo - anche per ogni soggetto che è stato a contatto con il malato. Penso ai familiari, colleghi di lavoro, personale sanitario che lo ha assistito con dpi inadatti perché il paziente non era sospetto o aveva un precedente tampone negativo" 

Al di là degli equilibri politico-istituzionali, importantissimi, c'è una questione ancora più profonda: riguarda la tenuta unitaria di un Paese che, pur colpito dal contagio in misura estremamente differenziata, ha reagito in modo coeso e reciprocamente responsabile. La solidarietà non guarda i confini amministrativi

Il neuropsichiatara Pierluigi Marconi: "Ci sarà un problema per il rientro al lavoro dopo un’assenza così lunga? Per molti occorrerà pensare a un reingresso con uno scivolo. Lo smartworking, in tanti casi, significa carichi di lavoro più pesanti. Credo sarà importante riuscire a realizzare interventi sul territorio per sfiatare questa pentola a pressione”

Gurrera è stato male ma non ha avuto un tampone positivo: tra i suoi colleghi, ci sono state delle positività. "I dpi? Li abbiamo, ma nel nostro reparto si lavora con l’ossigeno – spiega – che può veicolare il contagio". Siamo stati fortunati, osserva: da noi l'ondata di malati è arrivata dopo altri territori: abbiamo avuto tempo per prepararci.