Ausl Romagna
Coronavirus, l'aggiornamento settimanale: quasi dimezzati i ricoveri negli ospedali romagnoli
Nella settimana di riferimento, si sono verificate 631 positività
L’Ausl Romagna ha fornito il quadro dell'infezione da Covid 19 nel territorio nella settimana dal 17 al 23 maggio (casi di residenti diagnosticati).
Nella settimana di riferimento, si sono verificate 631 positività (contro le 842 del periodo precedente) su un totale di 24.933 tamponi eseguiti. Il tasso di positività è del 2,5 per cento (contro il 2,8 per cento precedente) con una ulteriore diminuzione del trend dei nuovi casi positivi.
La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene molto alta, registrando il 99,7 per cento.
Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 24 maggio, si registra la quota di 84 ricoveri, con una diminuzione di 73 ricoverati rispetto alla settimana precedente, portando l'azienda all'interno del livello verde del Piano ospedaliero Covid, contro il livello arancione delle tre settimane precedenti. Anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.
“Anche questa settimana – commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna – prosegue a ritmo costante la frenata della circolazione del virus sul nostro territorio. Un dato significativo che si accompagna al calo costante dell’occupazione dei posti letto Covid negli ospedali e nelle Terapie Intensive. In maniera altrettanto veloce prosegue anche la campagna vaccinale, che fin dalle prossime settimane coinvolgerà oltre a nuove fasce di popolazione anche le categorie dei lavoratori. Questa settimana, nel bollettino, abbiamo pubblicato anche i dati di copertura vaccinale sui target della popolazione, suddivisi per ogni singolo comune presente in Ausl Romagna. Anche da questi numeri, si evince come la copertura vaccinale sui target più fragili e a rischio, abbia raggiunto risultati importanti e molto alti, in linea con le nostre aspettative”.
“Dobbiamo proseguire su questa strada, non smettendo mai di spiegare che il vaccino, qualunque venga proposto, è sicuro e garantisce tutti dal rischio di contrarre la malattia e sviluppare effetti gravi. I dati lo stanno a testimoniare, così come l’importante calo dei decessi che registriamo nelle ultime settimane. Vaccinarsi è un dovere. Salvaguarda l’individuo e la collettività e impedisce, attraverso una bassa circolazione del virus, il diffondersi di possibili varianti”.
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