Province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini
Covid in Romagna, Cesena in controtendenza. Nell’ultima settimana di gennaio positivi in calo ovunque tranne che qui
Calano i ricoverati, sia nei reparti Covid che nelle terapie intensive. Dal 25 al 31 gennaio rilevati 300 nuovi positivi in meno rispetto alla settimana precedente
L’Ausl Romagna ha fornito il quadro dell'infezione da Covid 19 nel territorio nella settimana dal 25 al 31 gennaio (casi di residenti diagnosticati).
Nella settimana di riferimento si sono verificate 2.423 positività su un totale di 35.914 tamponi (incidenza del 6,7 per cento, in calo di 0,6 per cento rispetto alla settimana precedente), e un calo di circa 300 casi di nuove positività nel corso della settimana. Su questo specifico indicatore l’Ausl registra, nell’ultima settimana, un calo in tutti i territori salvo Cesena, che registra un leggero aumento, quasi un punto percentuale.
Rimini pur mantenendo l'incidenza più alta scende ancora di 0,5 per cento, mostrando un positivo trend discendente. È invece stabile il valore relativo all’indicatore delle positività su popolazione riminese residente.
Rimini e Ravenna mantengono le percentuali di nuovi diagnosticati asintomatici più alte: rispettivamente 49 e 48 per cento contro la media romagnola del 41 per cento (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore sale al 96 per cento, la più alta da ottobre.
Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 1° febbraio, si registra la quota di 498 ricoveri. Pur rimanendo all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid, l’azienda registra un ulteriore calo di 68 ricoverati rispetto alla settimana precedente. Anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.
“Anche questa settimana si conferma sostanzialmente positiva – dichiara il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini –, appare sensibile la riduzione della pressione dei pazienti Covid sulle strutture ospedaliere, in particolare sulle terapie intensive. Nonostante i ritardi delle ditte fornitrici, progrediamo costantemente nella somministrazione dei vaccini che, per molti, si sta concludendo con la somministrazione della seconda dose. Pur considerando questi sviluppi, rimaniamo cauti e attenti a rispettare le linee guida relative alle pratiche per limitare il più possibile il rischio di contagio. È importante non abbassare la guardia, il Covid non è ancora sconfitto e dobbiamo fare tutto quanto nelle nostre possibilità per contrastarlo”.
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