Operai agricoli, rinnovato il contratto provinciale
L’Accordo raggiunto tra sindacati e associazioni professionali interessa 5mila lavoratori agricoli. Non solo aumenti, ma anche novità sulle ore di lavoro e la riassunzione dei braccianti agricoli.
Dopo diversi mesi di trattativa, è stato rinnovato il Contratto provinciale di lavoro (Cpl) per gli operai agricoli e florovivaisti occupati nelle aziende delle provincie di Forlì Cesena e Rimini, scaduto a fine dicembre 2015.
Il rinnovo contrattuale dà risposte positive a 5mila addetti del settore occupati presso aziende agricole in pieno campo, vivai, serre, allevamenti zootecnici avicoli e suinicoli, incubatoi, macelli avicoli privati, magazzini ortofrutticoli privati, allevamenti di mitili, agriturismi, fungaie.
“La parte economica – dichiarano i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil – prevede un aumento del 2,6 per cento delle retribuzioni per ogni livello con decorrenza dal primo ottobre 2018, a copertura del periodo 2016 e 2017. L’incremento del Cpl si somma a quello del Contratto Nazionale di Lavoro che è stato appena siglato e corrisponde al 2,9 per cento”.
“Nella parte normativa del contratto, – continuano i sindacati confederali di categoria – cioè nelle regole che disciplinano il rapporto di lavoro, s’introduce la banca delle ore per gestire in modo volontario e flessibile lo straordinario effettuato nelle fasi di picco produttivo”.
Inoltre sono state inserite alcune importanti novità per la riassunzione dei braccianti agricoli con rapporto di lavoro inferiore alle 60 giornate annue. Per avere diritto di lavorare l’anno successivo presso la stessa azienda e per le stesse operazioni colturali, potranno comunicare per iscritto al proprio datore di lavoro questa disponibilità entro quattro mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Infine, le parti si sono impegnate a realizzare la cosiddetta bilateralità, strumento ormai indispensabile nella regolazione dei rapporti di lavoro.
“Le rigidità iniziali delle controparti – affermano i sindacalisti – ci avevano costretto ad una manifestazione di protesta il 22 dicembre scorso davanti alla sede di Confagricoltura e, se non si fosse raggiunto l’accordo in questi giorni, le azioni di lotta sarebbero riprese con presidi davanti alle principali aziende locali. Alla fine, comunque, siamo riusciti ad incanalare la trattativa sui giusti binari raggiungendo un risultato positivo per i lavoratori”.
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