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Emergenza sanitaria 

Covid, i dati degli ultimi sette giorni

A Cesena meno classi in quarantena rispetto al resto della Romagna. Più basso anche il tasso di incidenza 

Covid, i dati degli ultimi sette giorni

Nella settimana dal 29 al 5 dicembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo) si sono registrate 3.899 positività (7,4 per cento) su un totale di 52.756 tamponi, con un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+498). In totale i ricoverati sono 208 di cui26 in terapia intensiva.

Sono alcuni dei dati relativi all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata.

 

“Si conferma anche questa settimana - commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario di Ausl Romagna - un trend in crescita della circolazione del virus, in linea con il livello regionale e nazionale. Un dato che continua ad impegnare l’Azienda, in particolar modo nell’azione di tracciamento dei casi, (quasi53.000 in una settimana) fondamentale per evitare la crescita della diffusione. Ma i numeri, se guardati attentamente e raffrontati con la stessa settimana del 2020, ci dicono anche un’altra cosa. Ovvero, che l’azione del vaccino contro il Covid, al pari degli altri vaccini che conosciamo da più tempo, previene le forme più gravi che richiedono l’ospedalizzazione, il ricorso alle terapie intensive e purtroppo in alcuni casi anche il decesso.

Nel 2020 nella stessa settimana di riferimento la media di ricoveri settimanali era pari a 553 contro l’attuale pari a 193; nelle terapie intensive era pari a 42 pazienti a fronte degli attuali 22; i decessi erano 157 contro gli attuali 19.

Nel 2020 la nostra vita è stata stravolta dal lockdown, dalle restrizioni, dalla mancanza di socialità. Pensiamo a ciò che hanno vissuto i nostri ragazzi con la chiusura delle scuole! Se oggi, a pandemia ancora in corso, pur in presenza delle necessarie misure che dobbiamo continuare ad adottare (mascherine, distanziamento, igiene delle mani), abbiamo ripreso le nostre attività e in larga misura la nostra socialità, lo dobbiamo solo alla forza del vaccino, unica vera barriera fra noi e il virus. Credo non ci sia altro da aggiungere, se non tornare a ribadire l’importanza per tutti di vaccinarsi”.

 

Nella settimana dal 29 novembre al 5 a Cesena il numero delle classi in quarantena è stato il più basso della Romagna, con 28 classi (fascia d’età più colpita quella tra i 3 e i 6 anni con 9 classi per quanto riguarda il cesenate) contro le 46 di Ravenna, le 68 di Rimini e le 39 di Forlì. Le classi vengono messe in quarantena quando dai tamponi di controllo, che vengono eseguiti a tutti gli alunni a seguito di un caso positivo nella classe, emergono una o più positività ulteriori.

 

Per quanto riguarda il distretto Cesena-Valle Savio anche il tasso di incidenza (214) dopo quello di Lugo (209) è il più basso della Romagna dove negli ultimi sette giorni gli altri distretti hanno superato la soglia d’allerta dei 250 nuovi casi per 100.000 residenti.

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