L’arcivescovo non è però potuto entrare. È così rimasto per strada, sotto la pioggia, e ha pregato insieme a un gruppo di fedeli
Dal Mondo
Dopo il golpe militare avvenuto ieri
Non è la prima volta che i leader religiosi si incontrano per pregare: a marzo si erano dati appuntamento per chiedere la liberazione dalla pandemia di Coronavirus. Questa volta, ha detto monsignor Kondrusiewicz, il Paese sta affrontando una “pandemia di menzogne e odio che sta distruggendo il Paese”
Solidarietà incarnata e competenza concreta sono le qualità necessarie in questa fase della storia americana, ma una fede, non da brandire con foto ad effetto, gioca la sua parte nel forgiare la corsa alla Casa Bianca
“Facciamo un appello urgente alla pace e alla costruzione della nazione attraverso l’impegno inclusivo, il dialogo e la responsabilità collettiva per la trasformazione”, scrivono i vescovi
“Papa Francesco incessantemente rivolge il suo accorato appello alla generosità e alla solidarietà verso quelle popolazioni e quei Paesi che maggiormente soffrono a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19", ha evidenziato il cardinale Krajewski
Per fronteggiare le conseguenze della pandemia, a fine di luglio il Papa aveva già inviato al Paese africano, attraverso la nunziatura, tre ventilatori polmonari e migliaia di mascherine chirurgiche, oltre a numerosi prodotti per l’igiene
Prima di avviare le attività mediche, già dalla notte dell’esplosione Msf ha donato kit di primo soccorso e mascherine alla Protezione civile locale e alla Croce Rossa libanese, anche al fine di prevenire la diffusione del Covid-19
"La ricerca scientifica su Sars-CoV-2 ha mostrato una grande capacità di rispondere prontamente a una malattia grave come questa per il numero dei soggetti coinvolti, ma sul vaccino russo annunciato, martedì 11 agosto, da Putin non sappiamo nulla": lo sottolinea Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma
Biodiversità. Galápagos: specie a rischio nelle isole assediate dall'”armata pirata” dei pescherecci
Le isole Galápagos, uno dei luoghi simbolo al mondo per biodiversità e ricchezza di specie protette, famose per le ricerche di Charles Darwin e per le tartarughe giganti, sono sotto la “minaccia” di una flotta di pescherecci, in gran parte cinesi, che con le loro reti a strascico si rendono responsabili di una catastrofe ecologica
Padre Celso Corbioli, missionario Omi (Missionari Oblati di Maria Immacolata), racconta una storia delicata e, se così si può dire, a “lieto fine”
Nelle stesse ore “in Italia sui nostri canali e sulla stampa abbiamo lanciato la campagna #LoveBeirut, dice il regional manager da Beirut, Marco Perini
Alle Chiese europee l’arcivescovo di Minsk chiede di pregare “perché il Paese ritrovi la via della pace e del dialogo”
Alla fine della celebrazione è stato trasmesso un video con una poesia del cardinale, poeta e teologo portoghese José Tolentino Mendonça, letta e interpretata dall’attore Tony Ramos
Di fronte alla pressione delle strade, il primo ministro Hassane Diab ha annunciato che avrebbe proposto elezioni anticipate
Dopo lo choc per le esplosioni di martedì 4 agosto che hanno raso al suolo il porto e distrutto parte dei quartieri cristiani limitrofi, sale la protesta della popolazione contro il governo, contro chi ha permesso questa tragedia per negligenza, contro una corruzione sistematica
“32mila disoccupati e 220 milioni di dollari di perdite”: in questi due numeri può essere riassunta la crisi del settore turistico della Palestina scatenatasi con l'inizio della pandemia Covid-19. A parlarne è Tony Khashram, amministratore delegato di Aeolus Tours e presidente di Hlitoa, Holy Land Incoming Tour Operators Association, un network che riunisce 50 operatori turistici palestinesi
Il Libano, scrive Ans, “non riesce oggi ad occuparsi neppur più dei suoi cittadini e si trova ora con la capitale improvvisamente devastata"
Questa prima risposta rapida, che ha la durata di un mese (5 settembre) “punterà a raggiungere più di 84.000 persone che riceveranno generi alimentari e/o pasti caldi (15mila libanesi), farmaci e prodotti farmaceutici (4mila libanesi)...
I vescovi manifestano “profondo dolore ed enorme preoccupazione” per tali episodi di violenza, che hanno portato anche alla morte di alcune persone, e in particolare per “gli scontri tra civili”
L’aiuto è stato trasmesso tramite la Nunziatura apostolica a Beirut e servirà per soccorrere le persone colpite dalla terribile esplosione, che ha provocato svariati morti e centinaia di migliaia di feriti e di sfollati
Lo stanziamento della Presidenza Cei, precisa la nota, “è destinato al sostegno dei piani di intervento d’emergenza di Caritas Libano, tramite Caritas Italiana, per i prossimi 12 mesi”
È padre Marwan Moawad, parroco di san Maroun - Bouchrieh, il sacerdote ripreso nel video choc durante le due esplosioni mentre celebrava la Messa. Raggiunto telefonicamente dall'agenzia Sir, lancia un appello all’Italia: “Abbiamo bisogno di voi, del vostro aiuto, della vostra preghiera"
"I siriani in Libano - dice il volontario - vivono una situazione di limbo da ormai 10 anni, se tornano in Siria saranno costretti ad arruolarsi o andare in carcere (gli uomini). In Libano non c’è futuro e il resto del mondo non li vuole: forse più che un limbo sembra un inferno”.
Nel 75° anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki, risuonano ancora le parole sulla necessità della messa al bando delle armi nucleari, pronunciate da Papa Francesco in quello che finora è il suo ultimo viaggio internazionale. Parole storiche, che richiamano molti suoi pronunciamenti a favore del disarmo e della cultura della pace
Dal 6 al 15 agosto i cattolici di tutto il Giappone saranno uniti nella preghiera per la pace, in memoria del 75° anniversario del lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki che ricorre rispettivamente il 6 e il 9 agosto
Tra i feriti anche due militari italiani del nostro contingente in Libano
Woelki ha specificato che “quelle persone non stavano rinunciando alla loro patria perché assolutamente desiderosi di giungere in Germania, ma perché non potevano più starci a causa di una terribile guerra o di catastrofiche condizioni umanitarie”
I cittadini del Nicaragua vivono una situazione sempre più difficile, un incubo dal quale pare sempre più difficile trovare una via d’uscita. Prigionieri di un Governo che ha eliminato le libertà fondamentali. Che continua ad alimentare ostilità verso la Chiesa e non impedisce, anzi perlopiù favorisce, attacchi che il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, ha definito di “natura terroristica”, come quello perpetrato venerdì 31 luglio
Hume è stato uno dei protagonisti dell’accordo del Venerdì Santo, firmato a Belfast il 10 aprile del ’98