Dalla Chiesa

Oltra a ciò, si aggiunge una bella notizia per i circa 2 mila giovani che sono stati scelti per l’occasione e che in questi mesi hanno già iniziato a lavorare e a confrontarsi dalle proprie case attraverso i mezzi tecnologici: il pontefice ha assicurato la sua partecipazione online per l’incontro di novembre, ma ha anche comunicato che l’evento in presenza si terrà nel 2021 “quando la pandemia sarà finita e le condizioni permetteranno di assicurare la partecipazione di tutti”

Ricevendo in udienza una delegazione che ha lavorato alla pubblicazione del volume guidata dal cardinale presidente Gualtiero Bassetti, il Pontefice ha ringraziato per il dono ricevuto sottolineando l’importanza del lavoro svolto e la continuità nell’applicazione del Concilio. Diventerà obbligatorio dalla Domenica di Pasqua 2021

"Si tratta di capire chi è per noi Cristo: se Lui è il centro della nostra vita, se Lui è il fine di ogni nostro impegno nella Chiesa, del nostro impegno nella società”, ha detto Bergoglio. "Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza. Sono stati vittime della cultura dello scarto”

Lo scopo dell’iniziativa è quello di individuare “efficaci risposte” per una necessaria “operazione culturale di sensibilizzazione delle coscienze”. Francesco auspica anche che i santuari mariani diventino sempre più “cittadelle della preghiera, centri di azione del Vangelo, luoghi di conversioni, caposaldi di pietà mariana”

Il Pontefice ha indicato “un criterio-chiave di autenticità cristiana”: “I seguaci di Gesù si riconoscono dalla loro vicinanza ai poveri, ai piccoli, ai malati e ai carcerati, agli esclusi e ai dimenticati, a chi è privo del cibo e dei vestiti. È la missione di tutta la Chiesa. Porre le periferie al centro e gli ultimi al primo posto”

Chiara di Assisi, donna vissuta nel XIII secolo, ancora oggi con la sua esperienza può essere significativa per gli uomini e le donne del nostro tempo che sembrano aver sfilacciato i contorni della propria identità, perso il senso dell’esistenza, dello spazio e del tempo e vivono le relazioni spesso in superficie

Appello e preghiera di Francesco per quanto accade a Beirut: alla tragedia di martedì scorso nella capitale libanese si uniscono altissima tensione sociale e disordini, con altri feriti. Francesco ricorda che il Libano si è fatto “modello del vivere insieme” affermando che "questa convivenza ora è molto fragile"

Il 6 agosto 1978 moriva Papa Paolo VI. Una figura che, ormai canonizzata, continua a sorprenderci e dunque ad interrogarci e ad accompagnarci. È il Papa della Chiesa nel mondo contemporaneo, che è il tema del Concilio che ha accompagnato e concluso. E di cui ha iniziato l'attuazione, che è il compito di tutti i suoi successori. Tutti, nessuno escluso, a partire da Papa Luciani, che volle assumere un duplice nome proprio quasi a richiedere un supplemento di energia

Bergoglio ha concluso l'udienza di oggi con la preghiera e l'appello per il Libano, dopo la tragica esplosione di ieri a Beirut. Riprendendo le udienze dopo la consueta pausa estiva, Francesco ha fatto riferimento alla pandemia ancora in corso e ha trattato il tema della guarigione

“Cari giovani, correte attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente”, l’invito finale, tratto dalla “Christus vivit”: “Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede”.