Dalla Chiesa

"Non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene - ha aggiunto Bergoglio -. Abbiamo mancato nel custodire la terra, nostra casa-giardino, e nel custodire i nostri fratelli. Abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore, il Padre buono che provvede a ciascuno e vuole che viviamo insieme in comunione e prosperità" 

Francesco ha pregato perché, in questo tempo caratterizzato dalla pandemia e da un nuovo silenzio, possiamo crescere nella capacità di ascolto. Nell’omelia, ha parlato dell'armonia che regnava nella prima comunità cristiana: lo Spirito Santo è capace di fare meraviglie se siamo docili e gli lasciamo vincere le tre tentazioni che dividono le comunità: i soldi, la vanità e il chiacchiericcio

Nella Messa a Santa Marta, Francesco prega il Signore perché sia vicino alle persone anziane isolate o nelle case di riposo in questo tempo difficile. Nell'omelia, ricorda la fedeltà di Dio che continua a camminare col suo popolo come salvatore: questa fedeltà è gioia per tutti noi e riscalda il cuore

"In questa settimana pasquale vorrei ricordare con vicinanza e affetto tutti i Paesi fortemente colpiti dal Coronavirus, alcuni con grandi numeri di contagiati e deceduti, in modo speciale l’Italia, gli Stati Uniti d’America, la Spagna, la Francia… la lista è lunga", ha detto Bergoglio

“Non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza”. È l'invito del Papa, nell'omelia della Veglia pasquale, sintetizzato in una parola: “Coraggio”.  Alla fine, un forte appello: “Mettiamo a tacere le grida di morte, basta guerre! Si fermino la produzione e il commercio delle armi, perché di pane e non di fucili abbiamo bisogno. Cessino gli aborti, che uccidono la vita innocente. Si aprano i cuori di chi ha, per riempire le mani vuote di chi è privo del necessario”