Psicologia quotidiana
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Cosa resta del periodo pandemico?

Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato la fine della pandemia. A poco più di un anno da questo annuncio, è importante interrogarsi sui residui di quello che è stato descritto come un trauma collettivo

La pandemia globale ci ha fatto vivere intense esperienze di sofferenza e morte: ci siamo improvvisamente scoperti inermi, impotenti e sopraffatti dalla paura per noi stessi e per i nostri cari. Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato la fine della pandemia. A poco più di un anno da questo annuncio, è importante interrogarsi sui residui di quello che è stato descritto come un trauma collettivo.

Diversi studi scientifici indicano un aggravarsi dello stato di salute psichica durante il periodo pandemico e post, particolarmente tra gli adolescenti. A questo proposito, segnaliamo l'uscita del libro “Essere o malessere? Le trans-figurazioni individuali e sociali dopo la pandemia”, edito da Alpes, curato dall’autrice di questa rubrica insieme ai colleghi Agostini, Moressa e Stella.

Il libro esplora gli effetti del periodo post-pandemico in vari ambiti: la cura, le sfumature della psicopatologia, la scuola e la comunicazione, gli assetti istituzionali pubblici e privati, la formazione universitaria e la didattica, le indagini neuroscientifiche, il mondo del lavoro e della comunicazione.

Nel testo, si susseguono descrizioni di esperienze e posizioni teoriche che incidono sul nostro modo di pensare e rapportarci alla realtà quotidiana, scritte da autorevoli autori che operano sul territorio ( cfr. articolo a pag. 13 edizione cartacea).

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