Dal Mondo

Il programma comunitario offre ai giovani tra i 18 e i 30 anni l’opportunità di vivere un’esperienza di volontariato tra i due e i dodici mesi in un altro Paese Ue o in alcuni Paesi limitrofi nei settori più diversi: sociale, culturale, ambientale, progetti di integrazione, di inclusione, rivolti a persone disabili o minoranze. "I giovani - spiega Silvia Rapizza, del Ciessevi Milano - non devono spendere un euro perché l’Ue finanzia il percorso". Ragazzi protagonisti, "consapevoli di essere parte dell'Unione europea"

L’eventuale estensione dell’Articolo 50 “dovrebbe essere il più breve possibile ed essere concessa solo nel caso in cui fosse raggiunto, nel corso della prossima settimana, un accordo alla Camera dei Comuni sul trattato di uscita”. Lo ha ribadito il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, nel suo discorso dinanzi ai 28 capi di Stato e di governo Ue, riuniti a Bruxelles.

Oggi più che mai siamo chiamati a promuovere quei modelli di convivenza che già ci sono in diverse parti del mondo. Da questo punto di vista, senza presunzione alcuna, l’Albania è un Paese che può dare molto, con il suo modello di convivenza tra religioni. 

Pubblichiamo una lettera che monsignor Santiago Agrelo Martinez, arcivescovo di Tangeri, ha scritto alla sua comunità in vista del viaggio di papa Francesco in Marocco (30-31 marzo). Nella lettera, giunta all'agenzia Sir, l'arcivescovo confida: "Il cuore mi dice che la visita di papa Francesco in Marocco lascerà nei nostri occhi la gioia di guardarci come fratelli"

“Faccio appello a voi uomini saggi. Gli uomini saggi sono pazienti e determinati e l’Europa in questo momento ha bisogno di pazienza e determinazione”. Con queste parole Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha concluso il suo intervento ai vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Ue, riuniti in questi giorni a Bruxelles per la loro Assemblea.

L’allarme sulla situazione che si vive nel Paese arriva da mons. Ulises Gutiérrez, arcivescovo di Ciudad Bolívar, interpellato dal Sir nella tarda serata di ieri (ora italiana). Mons. Gutiérrez afferma, poi, che “negli ospedali e nei centri di salute la situazione è al collasso, la mancanza di elettricità ha provocato un vero e proprio caos".

Oltre 4.000 migranti e rifugiati sono intrappolati sull'isola, in un centro sovraffollato che ne può contenere 1.500. Gli altri vivono in tende e alloggi di fortuna sulla collina che scende verso la città, senza servizi a sufficienza. Le tensioni con la popolazione, che già ha manifestato e scioperato contro questa situazione, rischiano di esplodere