Dal Mondo

Non è più questione di numeri, semplicemente non c’è più spazio per la compassione. Tutta questa faccenda dei migranti va rimossa il prima possibile e il modo migliore per farlo è il silenzio. Un silenzio colpevole che nasconde delle convinzioni sempre più radicate nella testa della gente. Sono certezze che ruotano intorno a due, massimo tre concetti, venduti da un caparbio imbonitore che promette un paese finalmente affrancato dalla responsabilità di salvare vite umane e dal peso dell’accoglienza

“Su di te sia la pace. Cristiani insieme per il Medio Oriente”: è il motto ufficiale della visita di papa Francesco a Bari per l’Incontro ecumenico di preghiera per la pace in programma il prossimo 7 luglio. Nella città dove sono conservate le reliquie di san Nicola, il Pontefice e i capi di Chiese e comunità cristiane del Medio Oriente rifletteranno e pregheranno sulla situazione drammatica del Medio Oriente che “affligge tanti fratelli e sorelle nella fede”.

La riunione dei capi di Stato e di governo del 28 e 29 giugno è chiamata ad affrontare temi delicati e pressanti: dai flussi migratori alla governance economica, dal Brexit alla difesa comune. Ma sono i barconi e le navi in arrivo dall'Africa a contrapporre gli Stati membri, con un dibattito finora segnato da chiusure e interessi (leggasi egoismi) nazionali. I cittadini attendono risposte che non possono essere nuovamente rimandate